«I Grandi del mondo? Sembrano turisti della storia». Così l’ex ministro Giulio Tremonti in una intervista pubblicata oggi da “La Verità”. «Leggete il comunicato del G7 di giugno», ricorda, «poche righe sono dedicate alla crisi fra Russia e Ucraina. Invece ci sono pagine e pagine sul gender. Non è andata meglio al G20 di Roma. E l’Europa? Anziché difenderei confini ha pensato a regolamentare i bidet».
Al G20 di Roma non sono stati da meno: “Non è stato diverso, se non per il lancio delle monetine nella fontana di Trevi. Non si erano accorti di essere in 18 invece di 20: guarda caso, mancavano all’appello Russia e Cina”.
Insomma per i grandi della terra sembrerebbe prioritario imporre l’ideologia gender piuttosto che affrontare questioni geopolitiche di cruciale importanza. Ma c’è chi dice no a questa deriva: Il 22 Febbraio l’onlus “ProVita e Famiglia” ha inviato una mail a firma Maria Rachele Ruiu Responsabile Scuola di Pro Vita & Famiglia Onlus, annunciando che il giorno dopo sarebbe stata ricevuta al Ministero dell’Istruzione. Questa una sintesi il testo:
Denuncerò l’ultima follia “Gender” nelle scuole: stanno eliminando il maschile e il femminile nelle circolari ufficiali sostituendoli con asterischi, strani simboli, neutri inventati e lettere inesistenti nell’alfabeto italiano (come la “schwa”).
È l’ultimo tassello di una strategia generale che va avanti da anni per convincere i nostri figli e nipoti che maschile e femminile sono solo ‘imposizioni’ culturali da ‘superare’ col genere fluido. Non potevamo tacere.
Ti chiedo di ‘accompagnarmi’ al Ministero semplicemente firmando la petizione che domani consegnerò al Ministro dell’Istruzione tramite il Sottosegretario di Stato. Firmando la petizione, sarà come se anche tu fossi lì con me: potrò parlare anche a nome tuo.
Consegnerò la petizione per chiedere al Ministro dell’Istruzione provvedimenti urgenti contro i danni dell’ideologia Gender nelle scuole.
SAI CHE FANNO? Invece di scrivere “Cari studenti” o “Care studentesse”, i dirigenti scolastici fanno scrivere nei documenti ufficiali “Car* student*”, o “Caru studentu”, o “Car? student?”, con la ‘e’ rovesciata (chiamata ‘schwa’).
Ma perché lo fanno? Dicono che il maschile e il femminile “discriminano” chi si sente “neutro”, senza sesso, senza genere. Dicono che è un linguaggio “sessista”, “patriarcale”, addirittura “omofobo”!
Ecco perché consegnerò al Ministero dell’Istruzione le firme raccolte da Pro Vita & Famiglia: per chiedere provvedimenti urgenti contro questo intollerabile abuso, questo attacco micidiale al nostro comune patrimonio linguistico, fondamento della nostra stessa unità nazionale.
Giovedì ti manderò una mail per farti sapere com’è andato l’incontro al Ministero dell’Istruzione (la mail però arriverà solo ai firmatari della petizione: firma qui se vuoi sapere com’è andata!).
Grazie infinite del tuo incrollabile spirito di collaborazione.
È questa la forza di Pro Vita & Famiglia: io e te che non ci diamo per vinti. Mai.
A presto, Maria Rachele Ruiu, Responsabile ‘Scuola’ di Pro Vita & Famiglia Onlus
Mentre scrivo la petizione è arrivata a 35.538 firmatari:
La lingua italiana è sotto attacco.
Ancora più esplicito il testo della petizione:
La lingua italiana è sotto attacco.
I collettivi radicali LGBT e ultrafemministi vogliono eliminare le desinenze maschili e femminili dalla nostra grammatica, poiché sarebbero “discriminatorie” e “non inclusive” delle nuove identità di genere neutre.
È l’ennesimo attacco dell’ideologia Gender.
Invece di dire “Ciao a tutti” si dovrebbe dire “Ciao a tutt*”, “Ciao a tuttu” o “Ciao a tuttə” usando lo “schwa”, una lettera simile a una ‘e’ rivesciata (ə) inesistente nell’alfabeto italiano.
STA GIÀ ACCADENDO – Lo “schwa” è stato già utilizzato in alcuni documenti ufficiali del Ministero dell’Istruzione e nelle circolari di alcuni istituti scolastici. È un lavaggio del cervello di bambini e ragazzi. Intere amministrazioni locali stanno redigendo i loro atti pubblici secondo le regole ‘politicamente corrette’. Allucinante.
Il Governo ha il potere di fermare la deriva: firma e diffondi questa petizione per chiedere l’intervento immediato dei Ministeri dell’Istruzione, della Pubblica Amministrazione e dell’Interno, affinché emanino circolari urgenti nei settori di loro competenza.
Sembra incredibile che con tutti i gravissimi problemi che affliggono il nostro paese e la nostra popolazione, la priorità del Ministero dell’istruzione sia quello di imporre agli studenti un linguaggio fuori da ogni logica e privo di qualsivoglia giustificazione storica, linguistica e culturale.
Dopo l’incontro con il sottosegretario l’onlus ha pubblicato un breve resoconto e il video risposta del ministero:
La neolingua Gender confonde bambini e ragazzi sulla loro sessualità, spingendoli a dubitare di essere davvero maschi o femmine. Alcuni di loro arrivano a chiedere trattamenti ormonali per bloccare gli effetti visibili della pubertà, per decidere poi che cosa “si sentono” di essere.
Abbiamo consegnato la petizione che hai firmato nelle mani del Sottosegretario di Stato, l’On. Rossano Sasso, che con grande disponibilità si è fatto carico delle nostre istanze esprimendo il suo sconcerto per la deriva ideologica in corso e promettendo tutto il sostegno necessario.
Il Sottosegretario ha registrato un messaggio per te! Ascolta che cosa ci ha detto: