Don Aldo Buonaiuto*, fondatore della testata online Interris.it e sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, lancia un appello al governo italiano: “L’Italia abbia la forza di cambiare se stessa e di dissuadere anche gli alleati dal continuare ad armare chi si combatte all’ultimo sangue”.
“Pace! Una voce grida evangelicamente nel deserto delle contrapposte propagande belliciste. I continui appelli di papa Francesco a deporre le armi traggono forza dalla millenaria vocazione pacificatrice del cristianesimo. Nei secoli il nome di Dio è stato strumentalizzato per legittimare con falsi pretesti di fede sanguinosi conflitti di potere. Ma lo Spirito Santo non ha mai fatto mancare, in nessuna epoca, figure profetiche che hanno ispirato l’Ecclesia, togliendo così alla barbarie della violenza qualunque giustificazione.
Giusta è la pace, mai la guerra. Eppure i governanti restano cinicamente impermeabili alle invocazioni di pace del Pontefice, simulando ipocritamente di riconoscerne l’alto magistero per poi vendere armi che uccidono popolazioni inermi. Le loro mani grondano il sangue innocente di bambini, donne e anziani, mentre migliaia di giovani sono costretti a impugnare strumenti di morte sempre più micidiali e crudeli. Il frutto avvelenato della diabolica pianta dell’odio sono le fosse nelle quali vengono gettati ogni giorno come sacchi della spezzatura i corpi di coloro che perdono la vita per colpa dello “spirito di Caino” evocato da Jorge Mario Bergoglio.
Povera Italia, terra fecondata dal supplizio dei martiri d’inizio cristianità, ma che ancora una volta non riesce a prendere le distanze dai seminatori d’odio, a differenziarsi dalle altre nazioni facendosi promotrice di mediazioni, mettendosi in prima linea a difesa della pace, insegnando agli altri popoli a ritrovare quelle profonde radici di spiritualità, umanità e condivisione che in passato hanno scongiurato catastrofi. Papi e santi mediatori sono stati capaci di fermare gli sterminatori in ogni tempo e in ogni luogo. Ora più che mai abbiamo bisogno di simili uomini di Dio. Servono autentici artigiani di pace e non complottisti, apocalittici, approfittatori delle paure degli altri. Si alza dallo sconcerto, dalla sofferenza, dal logorante senso di insicurezza un appello spontaneo al governo italiano che così frequentemente fa riferimento al pontificato di papa Francesco. L’Italia abbia la forza di cambiare se stessa e di dissuadere anche gli alleati dal continuare ad armare chi si combatte all’ultimo sangue.
Don Aldo Buonaiuto: “L’Ucraina non si aiuta colmandola di armi”
L’Ucraina non la si aiuta colmandola di armi bensì mettendosi realmente dalla sua parte, frapponendosi fra i due nemici. E tanto più scandaloso e doloroso è vedere due Stati cristiani scontrarsi senza esclusione di colpi. Nella Pasqua ortodossa hanno inondato l’immaginario globale le immagini di figure politiche e militari intente a partecipare a cerimonie religiose tra segni della croce ed espressioni di devozione. Ma non è l’uomo per il sabato, bensì il sabato per l’uomo, dice il Vangelo. L’autentico ecumenismo è conciliazione. La pace è la manifestazione del Dna della Chiesa che “vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva” (Evangelii Gaudium 24). Questo desiderio deve spingerci con tutte le nostre forze ad andare incontro al fratello anche quando una divisa o un confine ci separa da lui“.
*È ordinato sacerdote diocesano l’8 dicembre 1998. Dopo gli studi di filosofia e di teologia consegue la licenza di specializzazione in antropologia teologica.
È parroco e ricopre l’incarico di direttore diocesano per i migranti.
Svolge il ministero di Esorcista ed è Associato all’AIE (associazione internazionale esorcisti)
È tra i volti noti dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ente internazionale di diritto pontificio e grande realtà della Chiesa diffusa in Italia e nel mondo, fondata da don Oreste Benzi. Don Buonaiuto è stato accanto al fondatore don Oreste Benzi negli ultimi 15 anni della sua vita terrena. All’interno dell’Associazione si è sempre occupato del problema della prostituzione coatta lottando per restituire dignità alle tante donne sfruttate sulle strade, nelle case e nei locali dalle organizzazioni criminali. In tale ambito gestisce una pronta accoglienza per le vittime della tratta e prostituzione.
Antropologo e demonologo, è tra i principali esperti italiani del fenomeno delle sette occulte svolgendo anche consulenze presso procure e forze dell’ordine. Ha pubblicato diversi libri tra cui “Le mani occulte” (editore Città Nuova), “La trappola delle sette” (editore Sempre) e “Halloween. Lo scherzetto del diavolo” (editore Sempre). Le Sette Diaboliche (editore In Terris ) e sono in uscita altri due volumi sul tema della Tratta e delle Sette.
Scrive numerosi articoli, tiene lezioni e realizza convegni riguardo la tematica delle sette e della prostituzione, dei migranti ed emarginazione.
Giornalista pubblicista, don Buonaiuto ha collaborato con diversi editori tra cui l’agenzia di stampa nazionale AGV il Velino e Roma Sette portale della Diocesi di Roma. Scrive ogni domenica una rubrica nel quotidiano della regione Marche, il Corriere Adriatico; redige un commento al Vangelo della domenica nel giornale diocesano L’Azione e commenta settimanalmente il Vangelo presso l’emittente marchigiana TVRS; scrive nella rivista del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia). Collabora, inoltre, con il mensile Sempre edito dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.
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