Prima di addentrarci nel Metaverso, occupiamoci del Wef che si è da poco riunito a Davos e dal momento che questi signori hanno il potere di condizionare governi e politiche, è il caso di cercare di capire dove ci stanno portando, dove vorrebbero portare il mondo e la società:

Un nuovo patogeno umano emerge circa ogni anno e ognuno di essi potrebbe rivelarsi la prossima pandemia.
Pandemie e controllo ecco di cosa parlano, si potrebbe anche dire terrore e controllo, perché non è che ogni anno c’è una pandemia, grazie al cielo. Da notare che lor signori, in questo modo, danno per certa l’origine naturale del virus di Wuhan quando ormai è l’origine più probabile sembra essere l’origine artificiale o la fuga da un laboratorio. Tutte le teorie sull’origine naturale si sono rivelate false e fino ad oggi nessuno ha mai trovato il famigerato animale intermedio che potrebbe dimostrare appunto l’origine naturale. In questo senso sarebbe interessante capire se si riferiscano a patogeni naturali o artificiali.
Ma ascoltiamo brevemente le parole di Pekka Lundmark, Presidente e CEO di Nokia:
Cosa dice il presidente e Ceo della Nokia? Che verso il 2030 avremo il 6G che sarà 20 volte più veloce del 5G, il tanto osteggiato 5G è ormai realtà consolidata e già quasi obsoleta, che nel 2030 gli smartphone diventeranno obsoleti perché la tecnologia sarà costruita direttamente dentro ai nostri corpi, la realtà virtuale diverrà prevalente e con la prossima tecnologia gli ologrammi, già oggi estremamente realistici, lo saranno a tal punto da permettere alle persone di riunirsi “in carne ed ossa” pur essendo in luoghi distanti dalla sala riunioni. Eppure sembrerà tutto reale e i partecipanti vedranno e si interfacceranno con gli ologrammi degli altri.
6G e Controllo Totale
È chiaro che un tale tipo di tecnologia impiantata direttamente sotto la nostra pelle consentirà un controllo totale degli esseri umani dai valori biometrici ai dati sanitari, da quello che facciamo a quello che ci piace, per arrivare a quello che abbiamo in mente. Infatti con queste nuove tecnologie l’essere umano diventerà un essere hackerabile esattamente come un computer. Questo è il pericolo più grande del 5G, come feci notare a suo tempo, non le tante castronerie che abbiamo sentito. È chiaro che il 6G svolgerà un ruolo importante anche nello sviluppo e nella divulgazione del “Metaverso”. Ma Che cos’è il Metaverso?

Il Metaverso è un universo digitale frutto di molteplici elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumenta. Nel Metaverso, gli utenti accedono tramite visori 3d e vivono delle esperienze virtuali: possono creare degli avatar realistici, incontrare altri utenti, creare oggetti o proprietà virtuali, andare a concerti, conferenze, viaggiare e altro.
Il Metaverso è il futuro che ci aspetta che lo vogliamo o no, basti pensare che Facebook ha cambiato il suo nome in meta e che le aziende ci stanno già investendo montagne di soldi. Di questo si parla e si è parlato a Davos, interessante quanto disse Yuval Noah Harari Storico, filosofo e autore dei bestseller Docente, Dipartimento di Storia, Università Ebraica di Gerusalemme. Membro del Wef e molto vicino a Klaus Schwab. Ma di questo parleremo nei prossimi video. Torniamo al Metaverso: Bloomberg Intelligence ha stimato opportunità di mercato nel Metaverso per un valore di 800 miliardi di dollari entro il 2024.
Tutti i rischi del Metaverso: sorveglianza, profilazione, controllo di massa
Distopica o no, la visione di Neal Stephenson di un enorme ambiente virtuale parallelo al mondo fisico è arrivata e sta generando molti interrogativi: siamo preparati al Metaverso? Chi lo governerà? Quali sono i rischi in serbo? In questo momento, però, abbiamo più domande che risposte.
Molestie sessuali nel Metaverso: donna assalita dal gruppo
A febbraio 3 avatar maschili hanno virtualmente palpeggiato e molestato l’avatar di una madre inglese di 4 figli nel famoso Metaverso di Zuckerberg. “Un buon feedback per migliorare la sicurezza” ha commentato il vicepresidente di Horizon, lasciando tutti senza parole.
Il Metaverso è, in estrema sintesi e con una definizione un po’ più spericolata del solito, il trasferimento del mondo reale nel virtuale. Sì, perché grazie a un visore e a un avatar che ci rappresenterà, nel Metaverso potremmo fare pressoché tutto. Lavorare, giocare, fare acquisti, intessere relazioni sociali…
Non vi pare che ci siano già abbastanza elementi per farsi una domanda? Se in fondo nel Metaverso abbiamo la possibilità di riprodurre una buona percentuale delle situazioni della vita reale, non è che nel Metaverso ci saranno alcuni dei rischi che si corrono nella realtà, oltre alle opportunità?
Il Metaverso e i suoi rischi

Non per fare i moralisti, ma se un mondo assomiglia a quello reale, e se in quel mondo c’è una continua interazione tra le persone (anche se sotto forma di avatar), è del tutto evidente che si innescheranno le consuete dinamiche relazionali. Gli amanti dell’azzardo si metteranno nelle condizioni di ottenere grandi successi o rovinose perdite, i mascalzoni tenteranno di approfittarsi di chi è potenzialmente indifeso…
Stiamo esagerando? No, e alcune notizie di questi ultimi giorni confermano il nostro punto di vista.
I rischi del Metaverso: guadagnare e spendere
Alcune delle persone restie ad abbandonare il denaro contante a favore dei pagamenti digitali, temono che senza vedere e toccare le valute si possa spendere di più.
Chissà se è per questo motivo che un signore, qualche tempo fa, ha acquistato uno yacht virtuale (in NFT) nel Metaverso, pagandolo in criptovalute. E spendendo una cifra equivalente a circa 654.000 dollari. Il bizzarro personaggio, a bordo del suo yatch extralusso, navigherà ora sui placidi mari di Sandbox.
C’è poi la notizia opposta. Ovvero quella del trentasettenne Robert Doyle, che ha acquistato un’autofficina virtuale e una banca su Polka City, piattaforma di gioco multi-blcokchain. Ebbene, con queste due attività virtuali Doyle ha guadagnato in breve tempo più di 100.000 dollari. E, da consumato investitore, avverte gli altri utenti dei rischi di questa attività. Doyle ha detto: “Ci vuole del tempo per capire in cosa ti stai cacciando. Devi guardare la capitalizzazione di mercato, devi guardare lo sviluppo, la comunità”.
Boeing vola nel Metaverso: simulazioni digitali per gli aerei del futuro

Ed ecco la prima grande novità tangibile: ci si sposta nel Metaverso. Sì, proprio lui, l’intangibile per antonomasia, rivitalizzato da Meta con il suo mondo virtuale proprietario e che ora inizia a popolarsi di aziende (e ambasciate) più che di individui. Il virtuale sarà dunque sfruttato per costruire repliche 3D dei velivoli, così da testarli ed effettuare simulazioni. Anche il sistema produttivo si trasferirà nell’intangibile: un modo per provare e tarare i processi produttivi prima di applicarlo al mondo reale. Il 70% almeno dei problemi di qualità di Boeing dipendono dalla produzione: in questo modo, spiega l’ingegnere, si potranno costruire aerei più velocemente e con una qualità costruttiva superiore. E questo porterà non solo ad una maggiore reattività nel caso in cui si dovessero manifestare problemi di natura tecnica, ma anche a prestazioni finanziarie finalmente soddisfacenti.
La tecnologia digitale, tuttavia, non basterà per rendere efficace questo cambio epocale: organizzazione e cultura aziendale dovranno andare avanti di pari passo. Primi, promettenti segnali arrivano dalla costruzione del Boeing 777X, che si è alzato in cielo per la prima volta a inizio dello scorso anno: nel suo processo produttivo la digitalizzazione ha avuto per la prima volta un ruolo centrale, e il risultato è stato eccellente.
Per oggi ci fermiamo qui, e voi cosa ne pensate di quanto detto a Davos e del Metaverso?